Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Stati d’Animo
Quando aneli a felicità a cui non sai dare nome, e quando soffri senza capire perché, proprio allora stai crescendo con quanto cresce, e ti stai elevando verso il tuo io più grande.
Quando aneli a felicità a cui non sai dare nome, e quando soffri senza capire perché, proprio allora stai crescendo con quanto cresce, e ti stai elevando verso il tuo io più grande.
Non mi bastano più le sensazioni voglio lasciarmi trasportare dalle emozioni.
Sono semplice, a volte anche complicata. Faccio le cose perché voglio non perché devo. Non amo fingere! Sono sempre me stessa nel bene e nel male, che piaccia o no!
Ho sempre gridato il mio dolore dentro di me, ho voluto proteggere chi mi stava accanto, non condividendo la mia morte dell’anima. ricordi orrendi, ricordi che non posso e non voglio cancellare, il ricordo seppur doloroso fortifica, io mi sento forte di fronte ad esso, a volte lo amo pure, ma l’anima rischia di sanguinare in modo copioso tante volte, è là che ho bisogno di isolarmi io. I miei ricordi e, il mio dolore.
Cuore raccontami ancora una volta che la vita deve essere vissuta il più intensamente possibile. Attimo dopo Attimo.
Spesso si vuole cogliere nell’altro il proprio riflesso, come in uno specchio, ma ognuno è se stesso e riflette solo la propria immagine.
Solo nel momento in cui barcolli realizzi che l’equilibrio è una necessità.