Oscar Wilde – Stati d’Animo
La gioia suprema di essere padre è intesa veramente da pochi uomini; la maternità invece, da tutte le donne, anche le più depravate.
La gioia suprema di essere padre è intesa veramente da pochi uomini; la maternità invece, da tutte le donne, anche le più depravate.
Come l’eco che riecheggia in una valle, così talvolta un pensiero risuona senza sosta nella mente.Silenziosamente poi va a trovar riparo nell’amoroso nido dove il cuore tutto avvolge e protegge.
È la testa che dice, devia, passa, ripassa, pensa. Al cuore basta la mancanza. E basta.
L’attesa acuisce il desiderio e ravviva la brace.
Fino a quando può durare un dolore che lacera l’anima? Se, come ritengono gli antichi filosofi greci, l’essenza di un’anima è immortale, allora ditemi, tutto questo non avrà mai fine?
Ho lasciato andare cose che erano importanti soltanto per paura di vivere davvero. Ho abbassato tante volte il mio capo per non ferire nessuno. Ho stretto tra i miei pugni chiusi quella voglia che avevo di vivere, soltanto perché intimorita dalla vita, mi nascondevo dietro maschere che non mi appartenevano. Sono stata messa a tappeto tante volte dall’inesperienza, sono stata azzittita tante volte dal pessimismo e dal non credere in me stessa, ma ora dico basta. Ora è diverso. Ora credo in quello che sono. Di me ho consapevolezze e certezze che nessuno mai potrà cambiare. Mai più pugni chiusi. Mai più pessimismo. Da oggi solo speranza ottimismo. E tanta, tanta voglia di vivere; davvero.
I fiori della primavera sono i sogni dell’inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli.