Gian Genta – Stati d’Animo
Le offese come i singhiozzi cessano con gli spaventi.
Le offese come i singhiozzi cessano con gli spaventi.
Puoi amare la pelle un attimo, puoi perderti in quell’attimo, quell’attimo che lascia il nulla, se non un ego che canta con occhi bendati, puoi amare la pelle, e poi, poi cercherai quell’anima, quell’anima che batte e fa vibrare ogni parte del tuo corpo, perché in fondo, è l’anima che ami, solo l’anima il resto è solo illusione di un attimo!
Echeggia dentro me, un sapore antico, ma il mio intelletto si avvale di amor proprio, dunque non me ne voglia il passato, non ho che farmene, in fondo preservo soltanto i bei pensieri. I dolori li lascio cadere in un fosso, ormai stracolmo di tempo, di ore, di giorni.
Di mattina, quando mi sveglio, ho l’impressione di essere nuovo. Ho solo il passato in comune con la persona che ero ieri.
Non mi sento affatto vuota, anzi, sono piena. Mi sento piena. La testa piena di cose che non ho detto. Mi sento piena di te e non riesco più a trattenerti dentro. Piena di rabbia e tristezza. Così piena che mi sento allagare dentro. Eppure mi è sempre piaciuto essere piena. Avrei voluto continuare ad essere piena di sorrisi, anche piena di pianti ma di gioia, piena di felicità, piena di abbracci, con gli occhi pieni di qualcuno. Invece mi ritrovo gli occhi pieni di lacrime.
È bello aspettare chi sai che arriverà.
Il ricordo è un germoglio rosa lungo il pensiero dell’anima.