Gian Genta – Stati d’Animo
Dopo una sbronza di dolore confessare le proprie colpe è come vomitarsi addosso.
Dopo una sbronza di dolore confessare le proprie colpe è come vomitarsi addosso.
Ogni giorno c’è un cassetto che devi aprire. Non importa cosa ci troverai, cosa ci sia realmente dentro e persino quello che speri di trovarci. Tu aprilo comunque e anche se è vuoto, immagina.
Certe labbra, lasciano degli autografi indelebili sulla nostra pelle.
La paura di esporsi è una gran fabbrica di rimpianti, il timore di apparire ridicoli ha spesso la meglio sulla probabilità di essere felici. Per questo preferisco collezionare lividi a una pelle priva di brividi.
E, poi ti soffermi perdendoti in un dolce pensiero, un pensiero che spesso supera la realtà.
Amo la serenità perché non si impadronisce dei tuoi pensieri ma li accarezza.
Piccole parti di te, che escono fuori quando meno te lo aspetti. Quei piccoli lati nascosti in quegli angoli che nessuno osserva mai. Quelle piccolissime sfaccettature che ti rendono diverso, particolare e unico. Si, proprio quelle piccole sfaccettature che spesso temi di mostrare agli altri, ma la maggior parte delle volte sono proprio quelle migliori. Le più belle e le più vere.