Gian Genta – Stati d’Animo
Maggiore è la forza che si esercita sulla propria identità più vorticoso il salto verso la sconfitta.
Maggiore è la forza che si esercita sulla propria identità più vorticoso il salto verso la sconfitta.
Nel mio immaginario non c’è solo il compimento, c’è la tensione, lo spasmo, il prolungare, il confondere il piacere con una piccolissima punta raffinata di dolore, il rimandare, il fermarsi, il soffermarsi, l’imbarazzarsi, restare senza parole, restare preda. La mia voglia di dare, in realtà, è una forma di drastico egoismo, non è neppure, semplicemente, ricevere, ma è usurpare, rubare e depauperare. È un cavallo legato al giogo costretto a fare il giro, imbrigliato com’è, ma che s’incazza e s’imbizzarrisce e vuole scalciare. Tradurre ogni pensiero in parola mi è difficile; sono come il cavallo, con i paraocchi, non so dove me ne vado, vado perché mi sento tirare.
Ci sono emozioni che cerchi di trattenere, apri l’anima e lasciale volare.
Non temo tanto il ringhiare di un lupo affamato quanto il sorriso di una persona falsa…
Un solo passo conta. Quello che la tenerezza fa verso il cuore.
Fossi meno vecchio, avrei più tempo davanti a me, avessi più tempo davanti a me sarei più disperato, fossi più disperato avrei più rabbia, avessi più rabbia avrei la mira migliore. Per fortuna l’italia è un paese di vecchi.
La solitudine è determinata dal viaggio. La persona che hai scelto, al bivio, andrà da una parte e tu dall’altra.