Gian Genta – Stati d’Animo
Maggiore è la forza che si esercita sulla propria identità più vorticoso il salto verso la sconfitta.
Maggiore è la forza che si esercita sulla propria identità più vorticoso il salto verso la sconfitta.
Non è difficile entrare nel mio cuore, ma è facilissimo uscirne, se non mi rispetti e deludi le mie aspettative. E una volta uscito non ci sarà più nulla che potrai fare per riconquistarlo.
Nessuno mi pettina bene come il vento.
Lacrime su tela compongono un acquerello di grande autenticità. Acerbo, l’occhio scrutatore si serve di una lente d’ingrandimento per osservare quello che la sua anima non riesce a sentire.
Non temere se cadi dieci volte, non temere. Ti rialzerai un milione di volte più forte di prima.
Non so se puoi sentirmi, voglio pensare di si. Sai quei giorni passati lenti, a non fare niente, mentre la tua vita pian piano si spegneva, quella calma apparente prima della tempesta. Come potrei dimenticare! Spero tu sia dove meriti di essere, insieme a quel padre che troppo presto mi è stato strappato. Tu che mi hai conosciuto a fondo, parlagli di me, digli di come sarebbe fiero di suo figlio, digli di quell’urlo soffocato tenuto dentro troppo a lungo, digli di quell’ultimo abbraccio tanto sognato e mai realizzato, di quell’affetto ormai sbiadito dal tempo, come mi manca. Ciao amico mio, spero un giorno di incontrarvi e di riprendermi ciò che in vita mi è stato negato.
I poteri dei sentimenti sfuggono alla ragione.