Alberto Savinio – Stati d’Animo
La nostra solitudine è la nostra nobiltà. La nostra solitudine è la nostra gioia.
La nostra solitudine è la nostra nobiltà. La nostra solitudine è la nostra gioia.
Ho costruito me stesso a prescindere da quello che era costruito intorno a me.
Credere di sapere tutto è solo utopia. Dalla vita c’è sempre da imparare. Spetta solo a noi fare tesoro e divenire parte integrante della vita stessa. Noi dobbiamo essere gli artefici nel contribuire a far crescere la vita.
Per salvare la nostra felicità a volte diveniamo esseri ignobili. Quante verità vogliamo che rimangano sotto la polvere, perché preferiamo bendarci la vista pur di salvare i nostri disegni, e la triste realtà è che impariamo a conviverci con quelle finte realtà, pensando che il tempo rimargini quelle ferite che non abbiamo voluto curare; eppure sappiamo bene che quelle parole non dette, non ci hanno salvato affatto, ma ci hanno solo concesso una lenta morte. È così una bugia: scava in fondo all’anima e, quando l’hai capito, ti abbandona con la ferite ancora aperte.
Niente quanto l’attesa è in grado di rallentare il tempo.
Non ci sono stato, e non c’è stato migliore di quello che ti fa vivere quando sei vicino ai tuoi anziani genitori. Sono un riparo, una forza alla vita, la fortuna di averli ancora in vita mi rafforza, mi aiuta, mi incoraggia nell’affrontare le dure battaglie della vita, quando ami i tuoi genitori con tutto il tuo cuore, anche da lontano avvolgono la tua anima e la curano.
Quando si perde la testa le maschere non servono più.