Gianfranco Funari – Televisione
Il talento è amico della violenza e della crudeltà in trasmissione.
Il talento è amico della violenza e della crudeltà in trasmissione.
Arrivano i nostri in tivù, chi ha troppa bocca per parlare ha poche orecchie per ascoltare.
Non è che non mi piaccia la comicità al cinema ma l’umorismo che faccio in televisione è basato sul trasformismo e sul paradosso e deve essere necessariamente sopra le righe. Ma il tutto dura tre minuti; al cinema i tempi sono diversi, il linguaggio è differente e se riproponessi quei personaggi sullo schermo risulterebbero poco credibili e scarsamente plausibili.
Vanno educati i giovani con la luce delle poesie, e non con i soldi delle televisioni.
Purtroppo nei prossimi anni la pubblicità non può far altro che migliorare, difficilmente infatti potrebbe diventare più stupida di quel che è; gli operatori del settore comunque non disperano, vi sono molti paesi emergenti e poi si sa, spes ultima dea.
La televisione ha provato che le persone prestano attenzione a qualunque cosa piuttosto che le une alle altre.
I giornalisti mutano spesso in falsi attori.