Gaetano Pesce – Tempi Moderni
Smettiamola di essere vittime della cultura; il sapere non coincide con la noia.
Smettiamola di essere vittime della cultura; il sapere non coincide con la noia.
Perché mai io, mostro multinazionale, cosiddetta casa farmaceutica, dovrei cercare di curare le persone? Non è nel mio interesse. Tuttavia sono interessato a salvarle dalla morte, affinché esse possano continuare ad acquistare le mie medicine.
Mio padre mi ha sempre detto: “vuoi fare l’artista? Va bene, ma ricordati che chi vive come artista, morirà come tale, cioè povero”. Io ora aggiungerei: “si papà potrei morire povero di denaro, ma in quanto artista, non morirò mai povero di cuore”.
L’alcool rende sobria una realtà… così ubriaca di globalizzazione.
Viviamo in un’epoca dove le cose superflue sono le nostre uniche necessità.
Ci negherete un’occupazione lavorativa, ci negherete un presente sereno, ci ammazzerete ogni piccola speranza, ci farete scontare fin all’ultimo centesimo ogni vostro errore, ma non potete negarci l’Amicizia, l’Amore, i doni della Natura, e il piacere di condividerli, quelli fin quando vivremo non ce li toglierà nessuno!
Non si tratta più di restare delusi, ormai sento proprio lo schifo per certe persone.