Oscar Wilde – Tempi Moderni
È molto più difficile parlare di una cosa che farla. Nell’ambito della vita di oggi questo è naturalmente ovvio. Ciascuno può fare della storia, ma solo il grande storico può scriverla.
È molto più difficile parlare di una cosa che farla. Nell’ambito della vita di oggi questo è naturalmente ovvio. Ciascuno può fare della storia, ma solo il grande storico può scriverla.
Mi si butta addosso,pretende da me la dedizione,si fa portare in giro con le sue puttane,mi picchia,mi racconta mille volte le stesse storie,mi lascia dove vuole estate inverno,si ricorda di farmi curare solo se mi blocco,guarda le altre,so già che mi mollerà alla prima occasione,ma che pretende da me,io sono solo un’auto.
Le cose che esistono già non c’è bisogno di disegnarle.Io ne disegno di nuove e mi diverto a guardarle.
La limitazione è una sofferenza, l’abbastanza è una consolazione, il più che abbastanza è un delizioso banchetto.
Tutti ambiscono ad avere una bella casa, splendidamente arredata, con interni raffinati, mobili di pregio, angoli su misura dei propri sogni, dettagli perfetti per emozionare gli ospiti, l’originalità ad ogni passo, poi i selfie se li fanno nell’angolo più imbarazzante e banale che ci sia, il gabinetto. No, spiegatemi, perché io proprio non ce la posso fare.
Ho capito che nella vita tutto è apparenza. Ecco perché andiamo a rotoli.
Nel mondo attuale ogni cultura, ogni letteratura, ogni arte appartengono a una classe ben determinata e sono quindi vincolate a una determinata politica. L’arte per l’arte, l’arte al di sopra delle classi, l’arte al di fuori della politica e indipendente da essa in realtà non esiste.