Alessandro Ammendola – Tristezza
L’amavo perdutamente; non sono riuscita a salvarmi. Lui lo ha fatto.
L’amavo perdutamente; non sono riuscita a salvarmi. Lui lo ha fatto.
Deluda da te. Delusa di me. Delusa per noi.
I sorrisi sono come i cerotti, coprono la ferita. Ma il dolore fa male sempre.
La solitudine è la disperazione che bussa.
Dopo le ferite del cuore ci si impara a non fidarsi più delle persone. Ci si impara a diffidare di tutto e di tutti. Ci si impara che quando cerchi una mano che ti sostenga non troverai altro che cumuli di cemento. E tristemente capirai che non avrai più certezze, se non quella che ti aiuterà nella vita: “credere solo in quello che sei”.
Il brutto non è rimanere da soli, sentirsi soli, il brutto è quando a rimanere solo e a sentirti solo ti ci abitui.
Il dolore che sto provando mi toglie il respiro, è insopportabile. Non riesco a controllare la mia mente ed il mio corpo. Questa forza oscura e misteriosa dentro di me ormai ha preso il sopravvento e continua ad indebolirmi.I ricordi lontani nella mia anima, non sono altro che flebili illusioni, perse nel vento; sono alla ricerca di una destinazione che finalmente mi darà la pace. Mi staglio contro il cielo cercando inutilmente la luce, ma la fredda pioggia bagna il mio povero corpo; io vado alla deriva da sola come se fossi in balia del mare…Protendo le mani sperando di aggrapparmi ad una ragione che mi dia il coraggio e la forza necessaria per riuscire ad andare avanti: solo così farò tacere per sempre la mia coscienza.