Vincenzo Costantino – Tristezza
Lungo la strada della vita dove ogni gradino si allunga come la sofferenza di uno sguardo vuoto perso nel tempo.
Lungo la strada della vita dove ogni gradino si allunga come la sofferenza di uno sguardo vuoto perso nel tempo.
A te piccola…Yara, Sara, Tommy, Angela, Denise e a tutte quelle persone che non hanno potuto decidere da sole del proprio destino.A tutte le famiglie che hanno perso i lori cari,a tutti Voi và il mio rammarico di non potere contribuire ad alleviareil vostro dolore.Quanti morti,Quante sofferenze,Quante lacrime,quanto ancora dobbiamo subiresenza potere fare niente per fermare tutto questo,e soprattutto senza un perché!
C’era una volta…se fosse una favola comincerebbe così… cavalcherei con un bellissimo destriero verso la mia amata, con il sole negli occhi ed il vento che soffia sul mio viso.Se fosse una favola, sarei un cavaliere che lotta contro draghi e sconfigge i nemici del regno, con compagni fidati al mio fianco.Peccato che della favola ci sia solo la prima frase… peccato che al posto del sole ci sia solo il buio più profondo… ed anche se lotto contro tutto e tutti, rimango solo… in un eterno errare.
Chi è che sta urlando il mio silenzio? Chi è che vuole rendermi sorda col mio stesso dolore?
Consumo la vita, prigioniera di un sogno che non esiste più!
È sempre difficile trovare quei momenti di serenità e spensieratezza, quando l’anima è afflitta da requiem di dolore.
Le tempeste più grandi si scatenano nel cuore, quando i pensieri si affollano, e le delusioni ci annegano. Quando la vita ci presenta il conto, e le nostre ali vengono spezzate da chi riteniamo importante… da chi per noi era una sostanza chiamata amore. E per questo non riusciamo ad accettare, che per allontanare le tempeste che si scatenano dentro; dobbiamo allontanare chi le causa, chi le scatena, chi tristemente non riesce a darci il giusto valore che meritiamo.