Michela Strega – Tristezza
Io sono il dolore, del male che mi infliggo.
Io sono il dolore, del male che mi infliggo.
Forse ci creiamo l’inferno, perché il paradiso ci annoia.
La malinconia per quello che si è perduto la si rimpiazza solo con la gioia di quello che avrai.
Chiusi gli occhi e udii il vento e il suono dell’acqua che scorreva dolcemente, velocemente nel fiume. Mi bastò per un momento. Ma sapevo che non sarebbe durato, che questa pace sarebbe volata via come se mi venisse strappata dalle braccia, e io l’avrei inseguita, io, la più disperatamente sola tra tutte le creature di Dio, per riportarla indietro.
Non è la tempesta che mi spaventa, ma la quiete dopo la tempesta che anestetizza il cuore.
Fa che i tuoi occhi non colorino di tristezza i giorni.
Sta per grandinareed io non so tremare piùstamattina cercavo qualcosa di tee volavo lontano… immobile.Guarda quante casesono tutte storie d’aggiungerenella gente speravo i ricordi di tee mi facevo cullare… immobile.