Monica Franceschinis – Tristezza
Vorrei non essere umana per non sentire questo dolore.
Vorrei non essere umana per non sentire questo dolore.
Quando il mondo ti volta le spalle e le persone che credevi amiche scompaiono, tu cresci, imparando che in fondo ognuno deve bastarsi da sé, se vuole sopravvivere.
I sorrisi sono come i cerotti, coprono la ferita. Ma il dolore fa male sempre.
Non saprò mai perché è crollato tutto giù, giù, giù…
Bisognerebbe trovare nel tempo consolazione, invece trovi sempre pensieri sparsi a lacrime.
Sai, quel giorno guardavo quelle margherite, le guardavo mentre mi scendeva una lacrima, mi scorreva sul viso, per poi finire a terra.In fondo avevo solo voglia di pronunciare il tuo nome, volevo urlarlo così forte da sentire le corde vocali spegnersi piano, volevo correre… correre all’impazzata fino a che le gambe avessero ceduto, volevo solo urlare il tuo nome al cielo…Stringere tra le mani quelle margherite che sapevano di te, della tua vita e urlare il tuo nome…
Le nostre ferite sono spesso più profonde di quelle degli altri, o almeno, questa è la nostra pretesa.