Claudia Marangoni – Tristezza
Le strade nelle quali ci perdiamo camminando senza meta sono sempre delle ottime consigliere e delle ottime ascoltatrici.
Le strade nelle quali ci perdiamo camminando senza meta sono sempre delle ottime consigliere e delle ottime ascoltatrici.
Questo “luogo” mi appare particolarmente triste, quando leggo tristezza immutata nel tempo, senza cogliere la forza e il desiderio per superarla.
Chi dice di non aver bisogno di niente e di nessuno… è stato abbandonato anche dalla sua anima… anche lei la pensava come lui.
E puoi fidarti di tutti, ma non ti devi fidare di nessuno, perché incontrerai sempre chi nella vita userà le tue confidenze come armi per ferirti e per farti del male.
Perché è infelice l’esistenza umana? Perché l’uomo nel proprio percorso prova fugaci attimi di felicità che lo portano a un cronico stato di insoddisfazione.
Hai ragione, ma basta guardare il cielo. Piange le nostre lacrime quando nuvoloni scuri incombono sulla nostra testa e aspetti il temporale, ti schiaffeggia quando il vento scuote la tua indifferenza, raffredda la tua rabbia quando nevica… basta guardarlo e ti accorgi che la tua tristezza ha preso forma. Poi, però… il cielo sorride per te quando il sole è alto, fa da mantello al tuo corpo freddo e indolenzito, t’incanta quando la luna complice con le stelle primeggia sui tuoi pensieri, allarga il tuo sguardo verso orizzonti in altre dimensioni e per un attimo ti accorgi che la vita val la pena di essere vissuta, nonostante tutto.
La cosa più brutta di quando stai soffrendo è che l’unica persona che potrebbe consolarti è proprio quella che ti fa soffrire.