Raffaele Caponetto – Tristezza
Che tristezza, se fossimo soli nell’immensità dell’universo.
Che tristezza, se fossimo soli nell’immensità dell’universo.
Non puoi neanche immaginare, quanto sia difficile camminare con un coltello piantato nello stomaco, e far finta che sia solamente mal di pancia.
La vera oscurità non sta nelle ombre di ciò che non conosciamo, ma nelle profondità di ogni cuore, chi meno chi più.
Il matrimonio basato sul sesso ha le fondamenta sulla sabbia.
Ho sbagliato tante cose in vita mia… dall’inizio… Vorrei solo rimediare a tutto… alle mie parole sbagliate, ai miei gesti sbagliati… a tutto il male che ho fatto e a tutto il bene che ho chiesto con foga… sbagliando nell’atteggiamento… Vorrei chiedere scusa a Dio perché ogni giorno sbaglio, chiedo di darmi un motivo per vivere ora dopo ora, ma lui fa bene a non darmelo, perché pecco ogni secondo che respiro… vorrei rimediare a tutte le cose che ho buttato via a quegli attimi buttati al vento… e che forse mi avrebbero cambiato l’esistenza… vorrei riavere lei, la penso ogni giorno, e pecco… vorrei, vorrei, ma non posso… perché io sono solo una persona, cattiva… si lo so… ho sbagliato tanto… anche solo nell’essere nato, avrei fatto vivere meglio tutte le persone che mi sono vicine… Ho sbagliato.
Un graffio può ferirti la pelle. Una parola il cuore.
Che strana sensazione capire che qualcosa finisce. Un pugno nello stomaco. Ricordi che ti assalgono all’improvviso. Sollievo. Sì, anche sollievo…Questa volta non c’è il ponte del ritorno.Ed io so che il tempo mi aiuterà. Ancora una volta…La parte più difficile non è la sofferenza…Non è neanche di sapere che per te è stato solo un gioco, un gioco facile, forse anche troppo. Per me è stato ogni secondo una meraviglia.La parte più difficile è che ricordando il tuo sorriso esso non sia più accompagnato dal pensiero che ti amo…