Salvatore Bramante – Tristezza
I dolori non sono muri sulla quale poggiarsi ma muri oltre la quale sporsi.
I dolori non sono muri sulla quale poggiarsi ma muri oltre la quale sporsi.
È sempre difficile trovare quei momenti di serenità e spensieratezza, quando l’anima è afflitta da requiem di dolore.
Spesso dietro un sorriso si nasconde una lama affilata pronta a colpirti.
Non rimpiangerò mai le lacrime versate, e mai smetterò di guardare l’orizzonte, il mio dolore resterà infinito troppa era la sofferenza dei perché mai avuti nel tempo dei quando ancora! Riscaldami sole!
Se solo potessi farti capire che quando piangi la tua anima si rallegra, vedresti nella tristezza il volto puro di ciò che sei.
A volte mi sento come il sole quando è offuscato dalle nuvole; perché non riesco a irradiare il mio calore e il mio sorriso a chi ne avrebbe bisogno.
D’un tratto, cominciai a sentirmi depresso. Non farlo, non farlo, Balene, dissi a me stesso. Non c’era scampo. Eravamo tutti fregati. Non c’erano vincitori. C’erano solamente vincitori apparenti. Stavamo tutti dando la caccia a un mare di niente. Giorno dopo giorno. La sopravvivenza sembrava l’unica necessità. Il che non sembrava abbastanza. Non con la Signora Morte in attesa. Quando ci pensavo mi faceva impazzire. Non pensarci Belane, dissi a me stesso. Non c’era scampo.