Salvatore Bramante – Tristezza
I dolori non sono muri sulla quale poggiarsi ma muri oltre la quale sporsi.
I dolori non sono muri sulla quale poggiarsi ma muri oltre la quale sporsi.
Non sono le delusioni che ti uccidono dentro, ma i cuori imperfetti, impuri, paragonabili ai mafiosi.
Gocce, cadono scandendo i giorni, il silenzio assordante della solitudine dilania il cuore, il sipario si chiude per nasconder le lacrime color cremisi che sgorgano dagli occhi, l’anima si abbandona senza combattere alle paure, mi chiudo in me stesso per difendermi dal mondo, mi chiudo in me stesso per evitare di parlare con chi mi è accanto, mi chiudo in me stesso per evitare di amare.
Complice la pioggiaa camuffare queste lacrime,basteresti tu pertrasformarle in un sorriso.
Ogni dolore ha le sue cicatrici ma tutte quante passano e poi restano solo i segni.
Quando il rumore del dolore viene udito solo da chi lo prova, diventa disperazione.
Questa è la tristezza connessa ad ogni vita finita. […] Essa però non arriva mai a realizzarsi, e serve soltanto all’eterna gioia del trionfo. Donde il velo di tristezza, che si stende su tutta la natura, la profonda, insopprimibile malinconia di ogni vita.