Angelo Cora – Tristezza
Non sempre si piange un amore quando si sente fuggire se ciò che lascia in memoria scritto nel diario del cuore è talmente sottile, che non si riesce a capire.
Non sempre si piange un amore quando si sente fuggire se ciò che lascia in memoria scritto nel diario del cuore è talmente sottile, che non si riesce a capire.
Il dolore non percorre le rughe ma le accentua. Il dolore spegne il sorriso, trascinando inesorabilmente gli angoli della bocca verso il basso, incurva le spalle, contrae lo stomaco, irrigidisce gli arti. Ti sembra di morire, insomma. Il punto è che non muori. Continui ad andare avanti, abituandoti perfino a questa condizione. Ci si abitua talmente tanto da correre il rischio di non saper riconoscere poi i pochi momenti di felicità che ci capiterà di sicuro di vivere nuovamente. Non vivi, sopravvivi. E la cosa buffa, se così vogliamo definirla, è che molto spesso l’artefice del nostro dolore è paradossalmente lo stesso che potrebbe guarirlo. Ma quasi mai lo fa.
Sei triste perché quando finisce un amore non finisce l’amore.
È semplice; non l’avrei mai più incontrato. Non sapevo cos’era peggio: incontrarlo, o non rincontrarlo mai più.
Anche se la vita ti ha dato quella sembianza umana maschile, per farti dalla donna amare, quando la stessa sopprimi, sei sempre quella belva feroce, che il mondo dovrebbe annullare.
Non tutto è perduto… qualcosa lo è per sempre.
Non è sempre facile superare un dolore. Non sempre le parole giungono al momento giusto e dalle persone giuste. E soprattutto non sempre la tua mente è pronta per accoglierle e capire se sono quelle giuste. Il dolore sei tu a sentirlo, a portarlo dentro e solo tu puoi sapere cosa sia giusto o no per te in quel momento. Prima di ascoltare gli altri: ascoltati!