Ade Becci – Tristezza
Forse la felicità era racchiusa in quel regalo che non hai avuto il coraggio di aprire.
Forse la felicità era racchiusa in quel regalo che non hai avuto il coraggio di aprire.
Ho creduto di affogare nel mare della solitudine, circondato dalla cattiveria. Ho imparato a nuotare così bene che adesso la cattiveria mi scivola addosso come fa il salmastro sotto la doccia! Non mollo, non cedo, testa alta e vado avanti!
Anche la disperazione ha un suo perché. Quando sei felice potresti avere il dubbio di non essere vivo, mentre il dolore, quello sì, ti fa sentire appieno l’agglomerato di carne e spirito che sei e che ti porti appresso ogni momento. La disperazione perforante di un amore tormentato ti urla in faccia chi sei e cosa vuoi e traccia un confine fra te e il resto del mondo.
Quando scaviamo nel passato dobbiamo mettere in conto che può spuntare il dolore.
È avvilente l’esatto istante in cui realizzi che un qualcosa, per te importante, e che vorresti condividere, a gli altri importa meno di nulla.
L’amore è anche dolore, e il dolore pazzia interiore.
Gridi sordi dell’amore frantumano il mio cuore. Il rumore di pietre gelide e secche che collassano. Si propaga una ultima eco nel deserto.