Ade Becci – Tristezza
Forse la felicità era racchiusa in quel regalo che non hai avuto il coraggio di aprire.
Forse la felicità era racchiusa in quel regalo che non hai avuto il coraggio di aprire.
Vorrei poter andare nello spazio infinito, dove tutto ha avuto inizio, e dove tutto avrà fine.
Le persone che sembrano forti, quelle che sembrano salde in realtà sono quelle che dentro stanno cadendo a pezzi.
Insieme ogni attimo sembrava eterno. Ora è eterno ogni attimo senza di te.
Come il vento in bufera il dolore si porta via la mia essenza e lascia qui accalcate a forma di donna le mie membra inanimate… sono solo apparenza.
La quiete a volte spaventa più della tempesta. È silenziosa e ti lascia ascoltare meglio tante altre cose.
Ma io non penso alla solitudine come causa dell’amore e non penso nemmeno che sia profonda come l’amore, questo lo è molto di più. Io la solitudine la vedo come scoperta, come un arrivo. All’incontrario di tutto ciò che pensa la maggior parte delle persone, che la solitudine sia triste, io la trovo bella e piena di sfaccettature e soprattutto come una meta in cui ognuno di noi dovrebbe arrivare. Chi non conosce la bellezza della solitudine non può comprendere e conoscere la bellezza dell’amore. La solitudine è rara e saper apprezzarla è un grande passo.