Francesco Saudino – Tristezza
Non basta il calore del fuoco a scaldare il gelo nel mio cuore. L’inverno non è una stagione, ma uno stato d’animo.
Non basta il calore del fuoco a scaldare il gelo nel mio cuore. L’inverno non è una stagione, ma uno stato d’animo.
Se il mondo andasse in frantumi proprio in questo istante, per me non cambierebbe nulla. Se fossi l’ultimo essere a restare in vita sulla Terra, per me non cambierebbe nulla. Perché ho imparato a sopravvivere contando solo su me stesso. Ho imparato a vivere nella solitudine restando nell’ombra, nascondendomi da tutto ciò che avrebbe potuto recarmi un qualche dolore. Perché è cosa certa, l’amore alimenta il dolore, e il dolore porta alla sofferenza. Qui nessuno vorrebbe soffrire, ecco perché la solitudine e lo star bene con te stessi, è forse il più grande dei piaceri, magari anche in compagnia di un bel libro.
La solitudine ti getta a terra il morale, ma cerca di trovare il lato positivo: ti aiuta a diventare più forte e più sicuro di prima.
Si fa di tutto per dimenticare un dolore ma, quando questo diventa insopportabile ed opprimente, il rimedio sta nel cercare ed ascoltare dentro se l’antidolorifico naturale che tutto placa: il cuore.
Il tempo passa, fugge via veloce lasciando dietro di sé una scia di albe piene di speranza, tramonti pieni di tristezza, e notti piene di amarezza.
Un attimo di voce si distacca da me ed io che non ho sempre più, non so dire nulla a parte “lacrime”.E poi comunque, sempre tutto ricade da qualche parte. Parole in altre parole, così come parole in lacrime.
La solitudine logora il cuore, e lentamente rende opaco quello che una volta era il suo splendore.