Biagio Antonacci – Tristezza
Questa lunga convalescenza spero mi renderà più forte, ma se adesso qualcosa mi toccasse troverebbe il vuoto.
Questa lunga convalescenza spero mi renderà più forte, ma se adesso qualcosa mi toccasse troverebbe il vuoto.
Sono stanca. Di me. Di vedermi rovinare con le mie stesse mani. Vorrei reagire ma non riesco ad essere forte.
Non piangere ti prego, mi spezza il cuore “sentire” il tuo dolore. Non piangere ti prego, la tua ferita si chiuderà, e su di essa, sono certa, germoglieranno nuovi amori.
La vita di un individuo può finire da un momento all’altro, a volte è proprio l’individuo stesso che mette fine alla propria esistenza, ritenendola inutile.
Che tristezza quando urli a squarciagola che hai la verità e non vieni creduta, perché qualcuno, prima che potessi difenderti, ha sporcato la tua immagine e le tue azioni con la calunnia.
Se mi guardo allo specchio,vedo riflesse tutte le paroleche non riesco a dire,tutte le paure che mi porto dietro.Mentre le immagini lentamentesi dissolvono,i miei occhi guardano già altrovealla ricerca di quel volto invisibileche possa dare un sensoa questo mio vagareper le strade della vita.
Il peso specifico del “vuoto” non è classificabile.