Tindara Cannistrà – Tristezza
Vi sono dolori che aggrappati alle pareti dell’anima si nutrono della linfa dei ricordi e come acqua che alimenta la vita, invadono i nostri giorni di malinconia.
Vi sono dolori che aggrappati alle pareti dell’anima si nutrono della linfa dei ricordi e come acqua che alimenta la vita, invadono i nostri giorni di malinconia.
Non lo so perché i momenti felici durano cosi poco e quelli tristi sembrano non finire mai, la cosa certa è che senza quelli tristi non potremmo mai apprezzare veramente appieno i pochi attimi di gioia concessaci.
La mia anima ferisce il mio corpo, il mio corpo sanguina per colpa del mio spirito.
Spesso nel dolore si allontanano tutti e ci si ritrova da soli. Ma se allunghiamo la mano per dare sono tutti pronti a ricevere e te li ritrovi subito intorno.
Non riesco più a sognare con gli occhi di una ragazza spensierata. Non riesco più a sorridere a un bel gesto. Non riesco più a ridere senza poi piangere da sola nella mia stanza. Non riesco più ad essere quella di prima.
Spesso una delusione ci può soffocare è come se niente ti potesse consolare. Pensi di morire, ma in realtà stai solo diventando più forte.
Il fragore dell’onda copre il pandemonio dei miei pensieri.