Ingrid Rivi – Tristezza
Ogni dolore ha le sue cicatrici ma tutte quante passano e poi restano solo i segni.
Ogni dolore ha le sue cicatrici ma tutte quante passano e poi restano solo i segni.
Persa in un mondo di dolore. Annegata in un mare di incertezza. Sprofondata in un abisso di angoscia, straziata da un amore di tempesta.
È abbastanza per te Dio questo mio dolore? È abbastanza per te Dio questa condanna? È abbastanza per te Dio questo mio tormento? È abbastanza per te Dio questa disperazione? Dimmi è abbastanza? O vuoi ancora altro da me? Mi stai dissanguando come il tuo figlio in croce.
La tristezza si prende gioco di me,non mi da spazio,mi pugnala alle spalle,mi urta, mi consuma,la odio!Non mi da tregua, non mi da pace,mi priva del mondo,apre le danze e comincia a ballarmi dentro,si diverte, ci gode,e sorride nel vedermi soffrire,cerco di unire i pezzi del puzzleper costruire la felicità,ma arrivo al penultimo pezzoe lei distrugge tutto,sono stanca, sfinita, non ho più voglia di continuare,allora la lascio fare,che si diverta pure,non avrò rancore,nel mio cuore almeno regna solo l’Amore!
Il desiderio, anzi no: l’incubo, di voler sapere prevale sempre sul desiderio di ciò che preferiremmo sentire… a discapito della salute… a discapito di tutto… e così mi autodistruggo.
Gli attimi di gioia e quelli di dolore sono gli unici che non si dimenticano mai. Il resto è solo tempo che passa.
Ed è già mattina e so che sarà senza te.