Fiorella Cappelli – Tristezza
Dopo che hai stimato, amato qualcuno, la cosa peggiore che possa capitarti è che… finisca per farti pena.
Dopo che hai stimato, amato qualcuno, la cosa peggiore che possa capitarti è che… finisca per farti pena.
I sorrisi sbiadiscono, fingono, gli occhi si mascherano, la mente si annebbia, è offuscata dal nero, che incombe il suo cammino e completare l’opera… Questa è solitudine.
Non lasciare mai che le lacrime attraversino il tuo viso, perchè la gente è cattiva e sulle rovine delle tue sconfitte costruisce i muri delle sue vittorie.
L’estate che fugge è un amico che parte.
No, non placare il mio pianto, anche se le mie possono sembrare lacrime di profonda tristezza o di semplice nostalgia. A volte si ha bisogno di piangere fino a non avere più lacrime da espellere, e, se il mio pianto fa venire voglia di piangere anche a te, allora stringimi forte e piangi con me.
Che il rancore renda forti è una facile illusione, un pretesto per anestetizzare il dolore di una delusione.
Se sparissi nessuno sentirebbe la mia mancanza… forse lascerò un futile ricordo… cioè quello di una persona inutile… e questo già sarebbe molto gratificante.