Annamaria Crugliano – Tristezza
Già sapevo che questo sogno era più il mio che il tuo.
Già sapevo che questo sogno era più il mio che il tuo.
Ieri il destino mi ha portato un altra volta vicino te, nel tuo paese.Ma tu non c’eri.Non c’eri nel bar, dove vendono i dolci con la ricotta così buona.Non c’eri sulla piazza.Non c’eri al lago, che non tanto tempo fa nei tuoi occhi specchiava il mio sguardo e sorriso alla luce del sole tramontando.Non c’eri perché sei nel mio cuore.Ma quando te ne vai?
E poi ti svegli, ti svegli e le lacrime ti danno il buongiorno, ed è brutto svegliarsi e trovarsi in compagnia di una indescrivibile tristezza nell’anima.
Nella vita la, cosa più brutta della morte, e l’accorgersi di essere a poco a poco rimasto solo e tutte quelle persone, che si dicevano “amiche” si sono dimenticate della tua esistenza.
Dolore… Angoscia… Disperazione… Vuoto… Rifiuto… Rabbia… Paura… Questa sono io!
Le lacrime partono dal cuore.
E come un navigatore solitario…Arriva la sera,la notte,e come un navigatore solitario…la mia unica compagna è la solitudine.La notte trafigge il cuore,questa solitudine, fredda come il ghiaccio arriva fino all’anima e rende tutto inerme.Le fiamme di un fuoco che di giorno bruciano,nella notte diventano fuoco freddo che non possono scaldarmi il cuore.Attendo i sogni,sperando che riescano a vivere e la speranza che si avverino,che scacciano per sempre le notti di solitudine.Non c’è solitudine più grande di quando tu mi sei accanto così lontano,ed io precipito in questa notte,io che non riesco a sognare.Niente di più triste è restare soli per chi è portato ad amare.Le notti diventano eterne, senza fine,ma ogni mattino è una nuova speranza,la felicità di esserci ancora.Ma avrò abbastanza energie per agire, per continuare?