Carlo Lannino – Tristezza
Sono quell’errore che neanche Dio sa correggere…
Sono quell’errore che neanche Dio sa correggere…
Sbagliamo ogni giorno, deludendo e ferendo persone davvero importanti per noi! Molte volte in preda a vortici di ingarbuglio mentale diciamo e facciamo cose che trafiggono e pugnalano peggio di una lama affilata. Non vogliamo farlo, ma per difende qualcosa che va oltre le nostre capacità di pensare, distruggiamo”. Dopo ci rimane solo tanta amarezza e delusioni di noi, per non aver saputo dare giusto valore nel momento adeguato a certe situazioni, dopo non si può far altro che chiedere scusa dal più profondo del cuore.
Non c’è un limite al dolore, ma c’è quel classico “fondo” che una volta che lo tocchi o risali o ti lasci morire. E io personalmente ho sempre preferito affrontare la salita!
Gridi sordi dell’amore frantumano il mio cuore. Il rumore di pietre gelide e secche che collassano. Si propaga una ultima eco nel deserto.
Le più grandi tragedie non sono quelle di Euripide o di Eschilo oppure di Sofocle, le più grandi tragedie sono quelle che ci portiamo dentro.
Costa caro l’amore, come il più avido mercante ti chiede tutto, ti lascia solo, ti spoglia dentro e non c’è volta che ti dia indietro almeno un po’ di resto.
Chi si sofferma dentro un amore perduto, perendo di malinconia soffre per una grave malattia…l’illusione. Male vano perché non porta niente di sano.