Ernest Hemingway – Tristezza
Le pieghe amare intorno alla bocca sono il primo segno della sconfitta.
Le pieghe amare intorno alla bocca sono il primo segno della sconfitta.
Mi dicono che per stare bene devo tirare fuori tutto quello che ho dentro, ma se si è educati sin da piccoli a non fare trasparire mai nulla è difficile, quasi impossibile, persino le lacrime si nascondono per non farsi notare e tutto resta li sospeso nel limbo di me stessa.
E poi ci sono quei momenti che vorresti gridare e dire basta quei momenti in cui neanche l’arcobaleno ti sembra più a colori!
Mi sembra che tutti noi guardiamo troppo alla Natura e viviamo troppo poco con essa.
Com’era facile da piccola far sparire i dolori. Mi sedevo in un angolo per terra e abbracciavo le mie ginocchia, poi piangevo. Un pianto disperato e liberatorio. Alla fine si tirava su il naso e si pensava: beh, non sarà la fine del mondo. Adesso è tutto maledettamente complicato, così complicato che preferisci pensare che sei troppo grande per abbracciare le tue ginocchia, invece di ammettere che adesso, non sei più in grado di tirare su col naso e andare avanti.
Bisogna imparare a soffrire per piangere.
L’amore è come una clessidra: scorre verso la fine.