Alessandro Sardelli – Tristezza
Tutte le volte che sento la vita voltarmi le spalle, mi chiudo nell’unica difesa che ho: la solitudine.
Tutte le volte che sento la vita voltarmi le spalle, mi chiudo nell’unica difesa che ho: la solitudine.
Perché le ferite esterne si rimarginano e le ferite del cuore rimangono sempre aperte? Sono sempre lì, non smettono di sanguinare, come a ricordarci che il dolore non se ne va.
Forse far finta che vada tutto bene può consolare gli altri, ma credimi, dentro non è consolazione né rassegnazione, è e rimane dolore.
Quando hai affrontato il dolore, ma quello vero. Quel dolore che ti lacera dentro soffocandoti. Quello che non ti permette di fare un passo perché non ce la fai… Scoprirai e capirai la bellezza e il valore di un sorriso che rinasce spontaneo sul tuo volto.
Come ho fatto a non accorgermi di questa spaccatura dentro il suo cuore? Come ho fatto a non accorgermi prima che dentro di lui non ci sono solo forza e gentilezza, ma anche angoscia e sofferenza?
Nonostante la rassegnazione, a volte, ci sono dolori, per i quali non si smetterà mai, di versare lacrime.
Ho sofferto per le piccole cose, per delle parole di troppo, dei saluti non fatti, delle attenzioni non date. Ho riso per cose sciocche con le persone più care, con le quali non serve parlare ci basta uno sguardo per capirci. Ho sbagliato e rimediato e ho sbagliato e pagato. Ho pagato spesso anche colpe non mie e sentenze non dimostrate, ma in tutto questo c’è una cosa che non ho mai perso: la mia dignità!