Arthur Schopenhauer – Tristezza
La solitudine è il destino di tutte le grandi menti: un destino a volte deplorato, ma sempre scelto come il minore di due mali.
La solitudine è il destino di tutte le grandi menti: un destino a volte deplorato, ma sempre scelto come il minore di due mali.
Ci sono certi dolori, traiettorie senza tiro che vengono senza spasmi. Sono pianti e battiti di cuore, in cui sei preda di “lui camuffato” che per quanto rapidi o lenti siano ti rubano la vita.
È una vita un po’ così tra noi, si sta come gli estremi di un segmento su uno spazio vuoto.
Ti ha dato contro il mondo. Ti sei sentito messo all’angolo e giudicato. Ti hanno distrutto e deluso, ma ti sei mai domandato perché? Hai mai provato a guardare oltre a quello che dicevano, ai loro diti puntati su di te? Beh Provaci, perché ti assicuro che in loro vedrai poche cose vere e molte costruite.
A cosa sto pensando? A nulla, se penso mi faccio male.
Il perpetuarsi dell’esistenza dell’uomo non è che una prova della sua lussuria.
La solitudine è il peggiore dei mali. Purtroppo, proprio perché troppo spaventati da questa, finiamo per accettare persone egoiste ed egocentriche e persino malvagie, soltanto per avere un illusione di amicizia e d’affetto.