Andrea Munaretto – Tristezza
Vago per la città, come un corpo senz’anima,con le lacrime agli occhi e senza una meta, tanto ormai una meta non c’è più.
Vago per la città, come un corpo senz’anima,con le lacrime agli occhi e senza una meta, tanto ormai una meta non c’è più.
Senza rancori,senza sentimenti,senza rimpiantisenza rimorsi,senza parolesenza più vocescivoli viaindifferenza.
Alcuni soffrono per scelta, pensano di non meritarsi la felicità.
Noi siamo alunni in questo mondo, ed il dolore è il nostro maestro più grande!
Silvia: a che serve abbattersi?Io: Non lo so! Forse ci da un po’ di speranza nell’aspettare qualcuno che ci tiri su!
E’un’immane sciagura quando gli occhi si abituano al buio.
Vorrei imparare anch’io a fregarmene, a non piangere, a saper ricominciare come se niente fosse. Ma purtroppo fino a quando metterò avanti il cuore non imparerò mai. E sapete cosa vi dico? Ben venga soffrire se soffrire è essere veri e sensibili. Quello che mi basta è aver imparato per chi soffrire e per chi mettermi in gioco. Anche se ogni tanto, purtroppo continuo a sbagliare ancora.