Federico Cerniglia – Vita
Lotto con me stesso dopo essermi perso, e faccio a pugni contro il mondo per riprendere il mio passo.
Lotto con me stesso dopo essermi perso, e faccio a pugni contro il mondo per riprendere il mio passo.
Ogni minuto, ogni ora, ogni giorno che trascorriamo in questo mondo equivale a un centimetro, un metro, un chilometro che percorriamo verso l’eternità.
Tu, palloncino colorato, che sfuggi da mani acerbe di bambini golosi di zucchero filato, inseguito da correnti d’aria sgarbate, qualche volta intristito ricadi impigliandoti in scarni alberi invernali.
La fine di una vita dà alla luce una nuova vita molto più rigogliosa.
Che differenza tra l’allegria sfrenata, palesamento di insicurezza e la quieta gioia, dimostrazione di grande forza interiore.
La vita è nostra. Non bisogna arrendersi mai neppure quando tutto sembra finito. Ci sono persone che senza nessun dubbio hanno sofferto molto! È hanno capito che quando si vuole qualcosa si deve lottare, così facendo anche quando si perde sanno che hanno lottato per averla e non avranno rimpianti! Chi non soffre non ha occasione di arrendersi a qualcosa. Sono le difficoltà della vita e le sofferenze che ci pongono davanti alla scelta se arrenderci o combattere. Io posso affermare che le persone che non si arrendono mai sono poche e spesso hanno delle buone ragioni per farlo! Il dolori, le sofferenze, lasciano delle cicatrici indelebili sulla pelle, ma poi, un po’ alla volta, vediamo il tutto come una parte di noi e ci rendiamo conto che meritiamo ancora tanto. Crederci è importantissimo crederci e cercare di batterci sempre, anche quando tutto il mondo ci è contro. Questo credo proprio che significa vivere.
La vita mi corre dietro, devo rimanere lucido.