Vera Santoro – Vita
Non bisognerebbe mai lasciar trascorrere un solo minuto della propria vita, senza avere obiettivi e aspettative, perché la vita inaspettatamente può dare molto più di quello che noi stessi possiamo immaginare!
Non bisognerebbe mai lasciar trascorrere un solo minuto della propria vita, senza avere obiettivi e aspettative, perché la vita inaspettatamente può dare molto più di quello che noi stessi possiamo immaginare!
Fino a poco tempo fà, pensavo che lo scopo della vita fosse studiare, poi che fosse amare, poi che fosse divertirsi, poi che fosse soffrire. Ma alla fine ho capito che il vero scopo della vita è… vivere!
Per quante volte tu possa leggere il libro della tua vita ci sarà sempre un capitolo, una pagina, un periodo che non capirai mai fino in fondo, nemmeno se lo imparerai a memoria.
La libertà di una persona sta nel poter essere sempre se stessa, sta nel poter dimostrare ciò che è anche se non viene apprezzata, è inutile voler cambiare una persona, non sarebbe più se stessa e si sentirebbe in gabbia, e questo porta troppo spesso a rovinare anche i rapporti più belli, in amore ed in amicizia le persone si accettano per come sono, altrimenti lasciamole libere.
In questo mondo, la pappa pronta, è una speranza effimera dei matti.
Non aspettarti mai niente… e non rimarrai mai deluso.
Se qualcuno non ci ha amati significa che non era pronto, che il problema era suo, a noi trovare la forza di rialzarci e di trovare di nuovo noi stessi prima di cercare subito qualcun’altro che riempia quel vuoto, prendersi tutto il tempo necessario a rielaborare la perdita, a capire che non è colpa di nessuno se non ha funzionato perchè a volte due persone sono troppo diverse o troppo uguali per stare insieme e a nulla servono i tentativi di cambiare l’altro per averlo come lo vorremmo, tu sei tu, l’altro è l’altro, è fatto così, accettalo poi si vedrà, oppure lascialo andare…Non c’è modo migliore di amare che quello di viversi come persone, non come oggetti da possedere e da manipolare in base ai nostri desideri. Se ti amo veramente è perchè io sono io e tu sei tu e anche quando ti desidero e per un attimo ti possiedo e sono posseduta da te, dopo devo essere capace di riprendere la mia vita e lasciare che tu riprenda la tua perchè tu non sei più in me, tu appartieni a te stesso e io a me stesso e nonostante questo io non ti abbandono mai del tutto e tu non abbandoni mai del tutto me… vivere è rendersi conto che la fusione tra 2 persone è impossibile e anzi distruttiva, è superare questa paura di creare la propria vita indipendente da continue conferme, la paura di non trovare in se stessi niente di meraviglioso solo perchè non c’è nessuno che sembra accorgersene… se non mi hanno amato abbastanza i miei genitori chi lo farà?, se non ti hanno amato abbastanza i tuoi genitori è perchè non ne sono stati capaci, forse perchè anche loro non sono stati abbastanza amati e allora questo amore che non è mai stato dato viene tolto da qualche altra parte, quasi come fosse una colpa da far ricadere sugli altri, e questa colpa grava e pesa come un macigno e rende sicuramente più lungo, doloroso e difficile trovare di nuovo se stessi, forse non basta una vita, forse non c’è un risultato da ottenere, si può solo migliorare e trovare qualcuno con cui condividerlo, “trovare”, non cercare in modo morboso e bisognoso perchè non è la compassione di un altro quello che vogliamo veramente, nessuna persona può accontentarsi di ricevere per sè questo tipo di amore malato, insano, che fa rimanere aggrappati alla vita dell’altro dimenticandosi della propria, dimenticandosi di stare bene con se stessi prima di tutto… aspettare con fiducia, accoglierla solo dopo aver ritrovato la pace, un’altra vita che nel frattempo si sarà preparata all’incontro con la tua, piena, ricca di significati diversi, da condividere insieme pur restando distinti, è come rinascere tante volte, amare è il coraggio di vivere accettando la separazione, non vivendola come un abbandono…un filo magico e invisibile che lega i due amanti c’è sempre, bisogna lasciarsi andare e imparare a sentirlo, imparare a vederlo, imparare a giocarci come un’altalena dove ci s’incontra, ci si scontra, ci si sostiene nel bene e nel male, ci si arricchisce e più scopriamo quanto siamo unici e degni di amarci, più siamo in grado di riconoscere il dolore e di dargli un nome, per liberarcene ogni volta che la ferita si riaprirà, più saremo in grado di dare agli altri la nostra comprensione e il nostro sostegno anche per la loro vita, rimarginare il nostro dolore della solitudine per rimarginare quello degli altri… perchè quel filo in cui bisogna credere ci dà la sicurezza che non siamo soli nel nostro viaggio, anche se a volte ci sembra di sì… basta pochissimo per accorgersene ma ci vuole un’immensa fiducia in noi stessi e nella vita per crederci.