Filippo Oddo – Vita
E quando cala la sera che mi accorgo ancor di più d’amare la vita.
E quando cala la sera che mi accorgo ancor di più d’amare la vita.
Ogni uomo si trascina sulle spalle le proprie illusioni, senza accorgersi di trasportare un sacco bucato, che diventava più pesante a mano a mano che il contenuto veniva perso lungo il cammino. Poi, un giorno, ci si accorgeva che il sacco era vuoto e che la vita era passata.
Le tempeste della vita distruggono solo quello che non si basa su solide volontà.
La vita ci propone molte destinazioni, alcune deludenti, altre meravigliose, talune dure assai da sfiancarti, altre così agevoli da lasciarti stupito, si alternano quelle salite e quelle discese che mettono alla prova la tua capacità di adattamento, che trapassano i tessuti delicati dell’anima per arrivare al suo nucleo, quello che le prove che la vita propone hanno reso adamantino.
Prenditi tutti i colori che vuoimi hai lasciato senza sanguee senza sangue tornerò a guardare il cielodominare impassibilesulla miseria di città assopite.Saprò di caffe buono,di un’illusione, di noi.Saremo solie non avrò pauradi abbandonare questa terra.Soffierai via la polveredei giorni spesi al riparo dal ventoe torneròforte come Faustad impugnare la spadaper proteggermi dai lividi.Un ritorno a casa, niente di più.
La vita è come un treno che sfreccia lasciando dietro di sé istanti abbaglianti senza mai possederne uno… fino al traguardo.
Morire imbalsamati dalla vita, chiusi in un’immagine sociale. Che bella morte ha la nostra “umanità”.