Alessandro Carotenuto – Vita
Penso che il punto di vista di qualsiasi cosa non potrà mai essere comune, infondo la soggettività è una delle cose che ci rende tanto speciali e interessanti.
Penso che il punto di vista di qualsiasi cosa non potrà mai essere comune, infondo la soggettività è una delle cose che ci rende tanto speciali e interessanti.
La parte più vera di me è quella rimasta bambina, quella in cui le emozioni del cuore le racchiudo nei dettagli della vita.
La pazzia è fare e rifare le stesse cose aspettandosi risultati diversi.
Non importa se mi hanno ferita, non importa se mi hanno tradita, importa che il mio cuore sia nel giusto e la mia coscienza pulita, i dolori insegnano solo a capire la vita.
Il mio pensiero notturno è leggero come una ragnatela che ondeggia dal davanzale della finestra che si apre alla vita, sogno inconsapevole di noi persone comuni che non ci rendiamo conto del suo valore, poco apprezzato quando tutto va bene e prezioso quando camminiamo su un filo sottile con la paura di cadere nel vuoto, ho sempre cercato di godere di ogni minuto, ogni istante, ogni gioia, vivendo il presente, ricordando il passato per bello o brutto che sia e costruendo il mio futuro scontrandomi con la realtà che ci colpisce ogni giorno, cercando di renderla più dolce tramite i sogni.
E se un giorno hai bisogno di un sorriso disegnalo tu lentamente con un gessetto multicolore rubato ai colori dell’arcobaleno e se un giorno hai bisogno di illuminare gli occhi, ruba al cielo due stelle di quelle che sono più lontane e sono più belle, e se un giorno hai dei dubbi ridi ridi e se non ti viene da ridere prendi una piuma e fatti il solletico e poi aspetta che l’usignuolo canta e tu balla.
C’è sempre un nuovo inizio. È il bel fine che non c’è mai.