Giuseppe Donadei – Vita
È atroce accorgersi d’aver atteso una vita per cominciare a vivere quando vivere era tutta la vita.
È atroce accorgersi d’aver atteso una vita per cominciare a vivere quando vivere era tutta la vita.
È inutile prendere le cose troppo sul serio. Tanto la vita andrà comunque per la sua strada, in una direzione sempre imprevedibile.
Mia nonna mi ha sempre detto che la giacca e la cravatta la si mette quando si ha vinto un obbiettivo nella fase dell’obbiettivo bisogna sempre rimboccarsi le maniche della camicia perché l’odore del lavoro nelle mani fa parte della dignità di ognuno.
I bimbi, gli anziani, i fiori, il cielo, il mare, la mamma, il papà, i campi fioriti, le donne, gli uomini, le mani, gli occhi, gli animali, i libri, il sole, la pioggia, l’arcobaleno, l’amore. Da togliere il fiato!
La bellezza della vita si vede nella naturale semplicità della normale quotidianità.
Conoscere il mondo dovrebbe essere l’obiettivo di ognuno di noi, non vivere lavorando per sopravvivere.
Ormai se ci guardiamo intorno è molto più facile trovare accidenti che parole, più facile bestemmiare che pregare.