Giuseppe Donadei – Vita
È atroce accorgersi d’aver atteso una vita per cominciare a vivere quando vivere era tutta la vita.
È atroce accorgersi d’aver atteso una vita per cominciare a vivere quando vivere era tutta la vita.
La mia vita è una costante ucronìa, una perenne negazione del presente, antagonista del reale e caparbia inseguitrice dell’ipotetico, del fittizio, del fantastico. Io sono la pura somma di tutti i se, di tutti i ma che affrescano la mia esistenza.
Completa il tuo occhio, prima che cali la notte, affinché nel buio sappia guidarti alla vita.
Cammina sempre a testa alta, soprattutto quando sarai nella merda fino al collo.
Tra il tormento della vita e la luce che in essa c’è, un arcobaleno pacifica con le sue sfumature ogni attimo, ogni evento, ogni singolo desiderio amo questa vita e tutte le sue sfumature poiché non smetterà mai di stupirmi, di creare speranze ne di chiudere ogni porta!
Il problema, oggi, è l’idea di un lusso democratico. E allora non è più un vero lusso.
Come archeologo del pensiero umano, sostengo che è facilmente dimostrabile che l’uomo è un’invenzione di data recente.