Andrea Bidin – Vita
Spinti da un’irrefrenabile frenesia, lottiamo per ciò in cui crediamo credendoci nel giusto, ed a quel punto perdiamo quella lucidità che potrebbe salvarci e la cui mancanza porta al fallimento.
Spinti da un’irrefrenabile frenesia, lottiamo per ciò in cui crediamo credendoci nel giusto, ed a quel punto perdiamo quella lucidità che potrebbe salvarci e la cui mancanza porta al fallimento.
Ho visto il fuoco divampare sulle acque, in tetri fiumi sotterranei. Ho sentito il pianto di un bambino puro, divenire le urla della bestia. Ho danzato tra le ombre della notte, dissolvendomi in nebbie chiare. Ho pianto contorcendomi sotto i raggi della luna, circondato da esseri ululanti. Ho dimenticato il mio nome tra sabbie rosse, brancolando nello oblio. Ho assaporato nauseabondi nettari veleniferi, dalle labbra di contorti serpenti. Ho ascoltato canti in pozzi dalle molte zanne, scuotermi i sensi. Ho socchiuso i miei occhi in antri oscuri, abbandonato ad antichi silenzi.
Anche se diventi “qualcuno”, senza umiltà resti niente e nessuno.
Un irrilevante singolo attimo può cambiare una vita intera.
La superficie è sopravvivenza, l’abisso è vita.
Come si può decidere il giusto se si nascondono i propri errori anche a se stessi?Il temerario sopravvaluta le proprie forze e avanza incauto. Il saggio misura le sue capacità e solo allora si muove.
Quello per cui non esiste una scuola ce lo insegnerà la vita.