Fabio Bosco – Vita
Stregato dal tuo essere astrattosimile al sogno di un libro che ho lettoe la mente ha vissuto nel modo perfetto.
Stregato dal tuo essere astrattosimile al sogno di un libro che ho lettoe la mente ha vissuto nel modo perfetto.
Ad ogni chiusura di giornata un solo quesito accompagna i sogni “ho fatto tutto ciò che potevo oggi? O avrei potuto dare di più?”Tutto questo nasce da una voglia di strafare che caratterizza me.
Noi essere umani ci associamo sempre a molti miti., oppure associamo il nostro temperamento a un oggetto. Potremo definirci come lame di spade.Aspettiamo la giusta persona che ci impugna per far sfoderare tutta la nostra forza. Ma la persona in questione non e sempre quella giusta. Insomma potranno esserci milioni di persone pronte a impugnarci, ma solo una o soltanto poche persone riuscirebbero a destreggiarsi con la nostra ambizione. Una persona sbagliata che ci impugna non sarà altro che un fodero sempre pronto a nascondere la nostra luminosità e la nostra bellezza tagliente.
Nessuno, al principio, chiede la vita.Si nasce e basta, per caso o per volontà altrui.Crescendo lottiamo con i denti per riuscire a raggiungere la felicità, cerchiamo sempre “di più” e non ci basta mai quello che già è in nostro possesso.Si cresce, si ride, si piange, si sbaglia.Alcuni si affannano a trovare il senso di questa cosa: la vita. Ma esiste veramente un senso della vita?Esso è mutevole da persona a persona, dal credente all’ateo.Quasi nessuno si rende conto di ciò che possiede: è superfluo cercare un senso della vita, in questa maniera si ruba del tempo alla vita stessa!Siamo vivi, questo è tutto ciò che importa. Viviamo per le persone che non vivranno mai e per coloro che hanno già dato la loro quota.Siamo vivi! Respiriamo.
La vita è solo tua: non prestarla mai agli altri.
Il perdono è un dono che ci viene fatto o che facciamo. Spesso neppure meritato.
Distinta e misteriosa, segreta e discreta, donna nella vita, adolescente nel cuore, brilla come un arcobaleno in cielo secondo i propri capricci.Né vento, né pioggia, divenuta mito e leggenda vivente, è sufficiente guardarla e sfiorarla per capire che è incomprensibile: incostante come il vento. Inaccessibile.