Francesco Pillitteri – Vita
[…] e così, guardando l’altro, l’uomo vedeva sé stesso, e odiava.
[…] e così, guardando l’altro, l’uomo vedeva sé stesso, e odiava.
Ho quel vizio di sfidare la vita dove mi batte sempre, sul cuore.
Non ho mai capito perché la gente consideri la giovinezza come il tempo della libertà e della gioia. Accade probabilmente perché hanno dimenticato la propria.
Una discesa vista dal basso somiglia tanto ad una salita…
Tutto è uno ma ognuno a suo modo partecipa al tutto.
Secondo me la felicità è il risultato di una serie di reazioni istintive positive a determinate cose, che possono essere positive o negative. Un individuo può reagire positivamente alla sua “povertà” e quindi essere felice anche senza possedere niente, quindi la sua povertà sarà una fattore positivo; lo stesso ragionamento vale per un ricco che non se ne fa niente di tutte le sue “ricchezze” ed è sempre in cerca di qualcosa che lo completi, quindi avrà una reazione negativa ai suoi “possedimenti” e non sarà felice. Per questo scegliamo di abbandonarci alle sensazioni, alle emozioni, alle cose pulite, quelle che non hanno bisogno di nascondere niente. Non avete mai provato a sentirvi felice stando solamente in silenzio sotto un albero?
Potresti riuscire ad avere tutto senza possedere niente e possedere tutto senza avere niente. Le cose che contano non si vedono e sono quelle di maggior valore.