Andrea Ingemi – Vita
Guardointorno,guardole dita,ma il vuotoormai riempiela mia vita.
Guardointorno,guardole dita,ma il vuotoormai riempiela mia vita.
Si impara ad andare avanti, della vita non dimentico niente, porto con me, emozioni e cicatrici, lunghe come un autostrada.
Penso che ognuno prima o poi, per un motivo o per un altro, è costretto a entrare in clandestinità. Ovviamente parlo di una clandestinità diversa da quello che solitamente si intende con questo termine, piuttosto è un essere costretti ad annullarsi, nel senso di smettere di essere orgogliosi di come si è ma al contrario nascondersi per fuggire dal resto del mondo. Il resto del mondo ovviamente è quella parte che non ti accetta. Chi ti accetta è parte del tuo mondo. Quindi l’unica maniera per salvarsi appare inevitabilmente quella di nascondersi dietro la maschera di qualcun altro che fai passare per te stesso. L’unica cosa è che dalla clandestinità prima o poi devi uscire.
Ideali, fantasie, pensieri, meditazioni, sogni… tutto un’evanescenza, ma in fondo, lo è anche l’uomo stesso.
Non cercare di conoscere tutte le regole di un gioco.Quando le avrai imparate ti renderai conto che il gioco è già stato giocato. Rifletti su questo e su quanto sia applicabile alla vita.
La mediocrità fa più vittime di quanto si possa pensare.
Quanti treni persi, occasioni mancate, amori perduti, abbracci non dati, ti voglio bene non detti. Siamo cosi bravi ad ascoltare la ragione ed ignorare il cuore, ma non siamo altrettanto bravi da smettere di rimpiangere ogni giorno di non averlo fatto.