Fiorella Cappelli – Vita
La vita è la scatola nella quale permettiamo agli altri di “frugare” ma che possiamo anche chiudere quando vogliamo, senza permettere che ci portino via niente.
La vita è la scatola nella quale permettiamo agli altri di “frugare” ma che possiamo anche chiudere quando vogliamo, senza permettere che ci portino via niente.
I miei problemi sono iniziati con la prima educazione. Andavo in una scuola per insegnanti disagiati.
Non è da uomo saggio dire: “Vivrò”. Vivere domani è già troppo tardi: vivi oggi.
Non voltarti indietro a cercare nei ricordi le cose che un tempo erano lo scopo della tua vita. La vita va avanti, anche se poi nulla si dimentica.
Quando hai capito che la destinazione è la strada e che tu sei sempre sulla strada, non per giungere a destinazione, ma per godere della sua bellezza e della sua saggezza, la vita cessa di essere un dovere e diventa semplice e naturale, una beatitudine in sé e per sé.
Sì, sono morto, sono tornato. Ho imboccato la luce, carezzava le membra nello stretto cunicolo lucente. Ho librato fuori dal tempo nella luce placato dall’ineluttabile destino. Scia di luce ch’è vita bisognosa di vita per vivere. Volevo abbracciarla migrare con lei nella pace. Il fondo non era chiaro un cerchio catramoso ribollente color pece maleodorante. Il mio volto in un gorgo sorride. È molto più chiara la falsità di quel sorriso che la luce divina. Indosso le ali d’angelo appena donatemi, fuggo dal sentiero lucente. Ho bisogno ancora d’un po’ di tempo.
Che senso ha la vita se non sai cosa ti perdi?