Friedrich Wilhelm Nietzsche – Vita
Parlare molto di sè può essere anche un mezzo per nascondersi.
Parlare molto di sè può essere anche un mezzo per nascondersi.
La vita è come una “puzzetta”… non fai a tempo a sentirne l’odore che è già passata.
Quando il giorno compie metà del suo viaggio, ovunque tu sia puoi osservare un fiore, “pregno” di essenze; il sorriso ti inebrierà e potrai continuare il tuo cammino.
Sogni quel giorno in cui ti sentirai libero, sarai qualcuno, avrai qualcuno, ti sentiranno, ti ascolteranno, potrai avere, potrai andare…… ma quando arriverà quel giorno ti sentirai intrappolato nella gabbia del tempo, un tempo che correrà più veloce di te. Sentirai che tutto ciò che hai fatto è, forse, inutile. Non avrai niente perche niente si può avere. Potrai andare ovunque ma ogni dove non è differente dal posto che cerchi. Ti guarderai allo specchio e vedrai un altro te, più stanco e più nostalgico, affranto per i giorni passati ma ancor più per i giorni rimasti…… la vita è solo un flash di fotografia cerca di stare in posa per non rovinare quel ricordo.
Chi usa mere parole per convincere prime se stesso e poi gli altri, è paragonabile a un gallo che cantando pretende di volare fino al cielo. Ma ciò non solo non è utile, ma nemmeno possibile.
Lo squalo balena ha prospettiva di vita per circa 80 anni,l’elefante ha una vita media attestata intorno ai 75 anni.Moltissimi esseri viventi hanno le stesse probabilità dell’uomo.Però loro non hanno l’oncologo, l’angiologo, l’epatologo, il neurologo, il proctologo, il cardiologo… il dentarologo!
C’è stato un tempo in cui ciò che era prezioso lo decideva la terra, non l’uomo.Terra come madre, che seppe dare alla pietra la bellezza, lasciando che fosse li anche solo per essere guardata, per donare anche a lei quel diritto, dell’essere qualcosa in più.Oggi una piccola pietra sta alla base di qualcosa. Resterà li tra le cose che puoi guardare; in quel tuo posto, dove l’ondeggiare delle foglie sa fare musica, e tu sai ascoltare; e le voci che vi aleggiano ti fanno amare ogni istante dell’esistere. Quel posto dove tu sai ringraziare ogni giorno per chi è riuscito a restare, e sai essere grata. Quel posto in cui non importa chi è primo o secondo, perché anche quella pietra diventò seconda, quando la sua preziosità, agli occhi degli altri fu sopraffatta dal suo essere Roccia.La roccia dura e la roccia preziosa. Sa tenere tutti i pezzi insieme; preziosa come una testata d’angolo che se cade, tutto fa cadere. Tu sei così, una roccia preziosa. Anche mentre dormivi, e lasciavo che la tua essenza mi carezzasse ancor prima delle tue mani.