William Shakespeare – Vita
Afferrare il vero significato della vita è il compito dell’attore.Interpretarlo il suo problema.Esprimerlo la sua missione.
Afferrare il vero significato della vita è il compito dell’attore.Interpretarlo il suo problema.Esprimerlo la sua missione.
Se vuoi fare qualcosa che ti piace, che sai che ti farà star bene, non ti devi arrendere. Mai.
Ci sono persone che si allontanano con l’arrivo di una tempesta, altre si avvicinano coprendosi alla grande con lo stesso abito.
In fondo la vita e come una partita a scacchi,in base alla strategia che eseguiti devi subire i pro e i contro delle tue decisioni.Proprio come nella vita realeogni decisione va considerataobbligatoria in base alla strategiada mettere in atto.
Ogni cosa ha il suo opposto. Tutto ha un opposto, tranne la vita. La vita non può averne. Non può perché fluisce, di continuo. Di continuo, perché non si ferma. Non si ferma neanche quando un amore finisce. Quando un amore finisce e hai il cuore a pezzi. E i pezzi sono così tanti e così piccoli che non si vedono quasi più. E non si vedono perché se li vedessi vorresti rimetterli insieme. Ma rimetterli insieme sarebbe inutile. Inutile perché qualcosa continuerebbe a mancare. Continuerebbe a mancare quella piccola parte persa per sempre. Per sempre andata, dispersa. Come sono disperse le cose che lasci al mondo. Le cose che lasci alla vita. Per questo la vita non si ferma. Non si ferma perché di nutre dei pezzi di noi che vagano. Vagano pronti ad essere fagocitati. Vagano al solo scopo di essere fagocitati.
Si, nella vita ci sono uomini fiacchi, incapaci di superarsi. Di una felicità mediocre fanno la loro felicità, dopo aver soffocato la parte migliore di sé. Essi si fermano in una locanda per tutta la vita. Si coprono d’infamia. Essi chiamano felicità il marciume sulle loro misere provviste. Rifiutano di avere dei nemici al di fuori e dentro di sé. Rinunciano ad ascoltare la voce di Dio che è necessità, ricerca e sete indicibile. Ma io ti prego per me: svegliami, Signore. Alla vita viva.
Il sesso è come una lacrima scesa dall’occhio sbagliato: tocca la pelle ma non arriva al cuore.