Mauro Soldano – Abitudine
Non è l’abitudine che mi fa paura, è l’abituarsi all’abitudine che mi desta qualche preoccupazione.
Non è l’abitudine che mi fa paura, è l’abituarsi all’abitudine che mi desta qualche preoccupazione.
Sono entrata in molte case, ma l’ho fatto sempre con gentilezza e chiedendo il permesso, perché è come entrare dentro ad un cuore.
L’abitudine è la più infame delle malattie, perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portare le catene a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto. L’abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente e cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d’averla addosso ogni gesto s’è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
Chi è schiavo dell’abitudine,la libertà lo spaventaper paura di perdersi nell’immenso.
La compassione spesso è il peggiore dei veleni, perché ci lascia un’alternativa alla reazione.
E a volte mi diletta immaginarmi in un fumetto dove bisogna indossare una maschera per ottenere un po’ di rispetto, mentre qui nel mondo degli esseri animati, se si è fortunati, bisogna valicare montagne per sperar di essere rispettati.
Vivo da cinquant’anni accosto a mia moglie e vedo,, soltanto ora, le ali dell’Angelo.