Fabio Varriale – Abitudine
Mesi di sedentarietà ti fanno capire che se pure in mezzo a tanta gente rumori musiche e caos… a volte capisci a quanto solo ti senti.
Mesi di sedentarietà ti fanno capire che se pure in mezzo a tanta gente rumori musiche e caos… a volte capisci a quanto solo ti senti.
Sono entrata in molte case, ma l’ho fatto sempre con gentilezza e chiedendo il permesso,…
Il mestiere per essere ben fatto va esercitato.
Il pessimista è nient’altro che un ottimista pentito.
Indubbiamente, l’assuefazione logora ogni cosa.
Le cose complicate vengono scartate come in un processo di selezione naturale, così come le persone. Si tende a scegliere quelle semplice, pacate, che non creano problemi, che non hanno crisi esistenziali né crolli emotivi, le si sceglie convinti di poter viaggiare poi in un fiume di tranquillità.Per questo delle persone difficili ci si dimentica, le si accantona, si tende ad evitarle così da non sentirsi troppo pressati dalla loro presenza.Ed io ho saltato questa fase della selezione naturale. Come per un difetto genetico, come se ricoperta da una coltre di ghiaccio tanto spessa da non permettermi di guardare oltre o di riprendere calore, io cado in errore.Cerco l’errore, la difficoltà, la strada in salita, il sasso nella scarpa, gli occhi gonfi ed il cuore impazzito. Mi emoziono quando non devo, piango mentre tutti sorridono, sorrido tra i fiumi di lacrime. Io mi nutro degli scarti di chi seleziona per un’evoluzione perfetta della specie. Cerco negli angoli, nel buoi dei disastri. Cerco i fallimenti, gli sconfitti, i ritirati.Cerco chi mi somiglia. Cerco il mio errore perfetto.
Ci sono cose talmente personali che raccontiamo soltanto agli sconosciuti.