Cesare Musi – Abbandonare
Pensa come ti senti allo stadio se non tifi per nessuno. Solo no? Malgrado tutta quella gente.
Pensa come ti senti allo stadio se non tifi per nessuno. Solo no? Malgrado tutta quella gente.
Ho visto persone allontanarsi da me senza alcun motivo, e poi persone restare quando avevano tutte le ragioni per andarsene.
Poi ti accorgi che, per chi per te è veramente importante, certi comportamenti, certe situazioni sono “normali”, ha dimenticato tutto, passato oltre, e la tua sensibilità non conta.
La mia ala è stata spezzata, maledetti! Non posso lavare quest’onta se non con il…
Quando si esaurisce la passione finisce tutto, e inevitabilmente se ne viene fuori con le ossa rotte.
Persi quel treno, fui distratto da chi saliva nella tua vita.
È divertente osservare come, a seconda della convenienza o meno, certe manifestazioni di disgusto vengono scambiate per manifestazioni di elogio e amore o amor perduto. Non si può far cancellare la memoria da macellai pazzi e poi pretendere un’altra volta nella storia, di ottenere i risultati sperati. Ci sarà sempre quell’incomodo, quella spina nel fianco, quel dolore soffocato, nelle pieghe del regno ora eterno, che ogni tanto scuoterà menti e coscienze, sulla via della vita. Non è amore, non è odio, è qualcosa che segue una Legge a parte, è qualcosa che purtroppo non si impara, si vive e basta o si muore e basta, i messaggi subliminali del rifiuto (buttalo via, ma è da non sottovalutare) sono manifestazioni di schifo e non di amore o amor perduto. Se si vuole cancellare un ricordo, non vale il principio dell’osmosi psichica per cui cerchi di far tabula rasa all’altro, a cui non interessi, per dimenticare tu, peggiori solo la situazione e ne crei molte altre di riflesso che possono diventare ingestibili.