Dante Alighieri – Antichi aforismi
È chiaro quindi che la pace universale è la migliore tra le cose che concorrono alla nostra felicità.
È chiaro quindi che la pace universale è la migliore tra le cose che concorrono alla nostra felicità.
Per me si va nella città dolente, per me si va nell’eterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore… fecemi la divina potestate la somma sapienza e il primo amore… dinanzi a me non fuor cose create se non etterne… e io etterno duro… lasciate ogni speranza voi ch’entrate.
Levare l’arma dalla mano dell’uomo è necessità dei tempi. (Intendersi castigare impudenza, la sfacciataggine e l’arroganza).
Io mi rendei, piangendo, a quei che volentier perdona. Orribil furon li peccati miei, ma la bontà infinita ha sì gran braccia che prende ciò che si rivolge a lei.
Non si deve dormire molto allorquando gli altri vegliano.
Soltanto l’ignorante può ritenersi felice; per chi ha cuore gentile ed intelletto, i mali che affliggono l’umanità bastano a renderlo infelice.
Ciò che vi è di ridicolo in una vecchia innamorata, non è ch’essa ami, ma che si lusinghi d’esser amata.