Mauro Lanari – Arte
Dopo pulp e Tarantino, le scene di scalpo non fanno più scalpore.
Dopo pulp e Tarantino, le scene di scalpo non fanno più scalpore.
Scocciatore rurale pignolo: non si toglie dalle balle finché non trova l’ago nel pagliaio.
La verità senza interpretazione è inutile come l’oro falso. E l’arte è l’interprete per eccellenza.
Innamorarsi: non essere pittori, ma dipingere il quadro della vita con i colori dell’anima.
Lo strano impulso dell’artista consiste nel sovrapporre ai brulicanti aspetti del mondo reale una folla di figurazioni nate dal suo spirito, dal suo occhio e dalle sue mani.
La letteratura è la metempsicosi dello spirito.
La creatività ci vuole nudi. Ci strappa di dosso gli abiti smessi delle nostre saggezze, dei nostri empirismi precostituiti. Essa non conosce regole, se non quella di una spregiudicata bellezza; si eleva dall’abisso, dal più infimo grado di civiltà. Ci vuole scardinati dalle nostre certezze, dai nostri credo, dalle nostre istituzioni. Ci vuole fanciullescamente imprudenti. Essa fonda le sue radici nelle macerie di uno spirito caparbiamente immenso: l’albero più bello fa sempre troppa ombra.