Arcangelo Provitina – Abbandonare
Ho paura di me stesso, non mi capisco. Dove mi trovo? Non è qui il mio posto, no! Non è la mia vita…
Ho paura di me stesso, non mi capisco. Dove mi trovo? Non è qui il mio posto, no! Non è la mia vita…
Continuare così è inutile, è stata bella finché è durata, ma questa non è più…
Viene dalle finestre socchiuse, tutta questa luce, viene a osservare la mia veglia che non ha più forze per chiudere gli occhi.Da quando ho cercato di mettere il bavaglio a questa cosa che mi dice dentro che non ti ho eliminato dal mio vivere, o dall’apparenza di ciò che vuol dire, non riesco più a lasciarmi vincere dal sonno… e dalla stanchezza, e la notte non ha più motivo di essere. Tu eri nella notte, dai contorni ora decisi e ora sfuggenti, tu eri dentro la mia notte. E io ho voluto il sole, la luce, ho voluto poter fare a meno della tua dolce lunga passeggiata nel mio inconscio.
E se ti diranno di dimenticare il passato, bè non farlo mai! Dimenticheresti parte della tua vita, ciò che sei, che sei stato e che continuerai ad essere per sempre, ma sopratutto di tutti gli errori ed esperienze che contribuiranno a non farti più sbagliare nel futuro!
Tutti coloro che parlano di sogni e d’amore spariscono dalla nostra vita come conigli nella tuba del prestigiatore. Tutti coloro che invece parlano di affetto e rispetto son del nostro cuore lo specchio perfetto.
Manca poco ormai… iniziano i preparativi per un addio e per un benvenuto… non scorderò mai i tuoi abbracci, i tuoi baci, i tuoi gesti d’affetto, il tuo sguardo vacuo e le tue lacrime, per una realtà dura e cruda, che a me facevano tanto star male…
Alice aveva detto che non sarei stato abbastanza forte da stare lontano dalla ragazza. Glielo avrei provato.