Giampiero Piovesan – Cielo
La notte illumina le stelle, si aprono gli occhi del cielo.
La notte illumina le stelle, si aprono gli occhi del cielo.
Tornò a guardare il cielo stellato, con lo spicchio di luna crescente – la sua preferita – che inondava di luce soave il luogo in cui si era trovata. Fu allora che ricomparve la sensazione che l’Infinito e l’Eternità procedessero tenendosi per mano, e che bastasse contemplare uno di essi – magari l’Universo senza limiti – per notare la presenza dell’altro: il tempo che non finisce mai, che non passa, che permane nel presente, dove sono custoditi i segreti della vita.
Guardo il cielo notturno come Virgilio poeta nelle ultime ore di vita ma a differenza del maestro antico non conosco le costellazioni, non distinguo il sagittario dallo scorpione, mi vergogno dell’ignoranza accumulata nel corso degli anni. Vedo solo innumerevoli stelle più luminose del solito.
Hai mai guardato aldilà delle nuvole? Fallo e vi troverai una luce che non immaginavi….
Non bisogna odiare la pioggia, perché è la voce del cielo, il suo modo di…
Il cielo ti pare tanto vicino, senza i monti che ti ricordano l’enormità dello spazio….
La notte è il luogo delle parole.