Anonimo – Abbandonare
Porgimi una mano dove tanti hanno lasciato perdere… raccoglimi come un fiore strappato e gettato a terra… dammi il coraggio di vivere…
Porgimi una mano dove tanti hanno lasciato perdere… raccoglimi come un fiore strappato e gettato a terra… dammi il coraggio di vivere…
Ciò che dai non conta. Quel che importa è l’amore con cui lo dai.
Hai in mente quanto sia grande il mio amore per te? Allora quando vai al…
Quando siamo bambini l’inferno non è altro che il nome del diavolo sulla bocca dei nostri genitori. Poi questa nozione si complica, e allora ci rigiriamo nel letto nelle interminabili notti dell’adolescenza, cercando di spegnere le fiamme che ci bruciano, le fiamme dell’immaginazione. Più tardi, quando non ci guardiamo più allo specchio perché i nostri volti cominciano ad assomigliare a quello del diavolo, la nozione dell’inferno si trasforma in un piumone intellettuale e allora, per sottrarci a tanta angoscia, ci mettiamo a descriverlo. Giunti alla vecchiaia l’inferno è così alla portata di mano che l’accettiamo come un male necessario e lasciamo persino scorgere la nostra ansia di patirlo. Ancora più tardi, e adesso sì che siamo tra le sue fiamme, mentre bruciamo cominciamo a intuire che forse potremmo acclimatarci. Passati mille anni un diavolo ci chiede, con aria di circostanza, se soffriamo ancora; gli rispondiamo che l’abitudine ha una parte ben maggiore della sofferenza. Alla fine arriva il giorno in cui potremmo abbandonare l’inferno, ma rifiutiamo fermamente tale offerta. Chi rinuncia infatti a una cara abitudine?
Era l’uomo giusto, era l’amore vero, la mia felicità, erano sbagliati solo i tempi. Per…
Sono sicura che sei un angelo… brilli di una luce meravigliosa!
Ed è incredibile come ogni giorno,ovunque mi trovi ed in qualsiasi situazione,per un attimo, il mio pensiero accarezzidolcemente tua immagine…