Fabio Privitera – Abbandonare
Non pensare a chi non ha voluto più accompagnare i tuoi passi. Farai molta più strada da sola che abbracciata a un cuore zoppicante.
Non pensare a chi non ha voluto più accompagnare i tuoi passi. Farai molta più strada da sola che abbracciata a un cuore zoppicante.
Là dove inizia un abbandono, inizia quella strana “autodistruzione” di sé stessi.
Non ti ho mai chiesto il mondo, semplicemente essere parte integrante del tuo mondo.
Ci sarebbe un’unica virtù da coltivare, da cui poi l’amore deriverebbe come la condizione umana…
Confesso l’ho fatto apposta nell’intento di ferirti… sembrerò alquanto stupida sicuramente immatura.Per tutte quelle volte in cui ho sentito l’istinto di abbracciarti, per tutte quelle volte in cui ho creduto sul serio… di annullarti dalla mia testa, annullarti… il tutto in funzione di nessuna logica.
Ho appeso il dolore ad un’altra stella. In un così sterminato firmamento di opportunità mi inoltro alla ricerca di una diversa felicità di cui non potrei definire i contorni adesso, né potrò mai descriverne a fondo le emozioni e il sentimento, dopo averla vissuta, e che pure è da qualche parte, non perché credo o so, perché vibra insieme a questa mia parte che si lascia guidare con fiducia verso di lei.
Ma c’è una cosa che non hai capito: con te ero forte, e le mie paure scomparivano sguardo dopo sguardo. Sarebbe stato diverso tra le tue mani. Sarei stata una bambina, si, ma con l’uomo più forte del mondo.